giovedì 30 maggio 2013

Leli

Fra pochi minuti uscirò di casa per accompagnare Leli alla festa di una compagna.
Leli è la mia bimba grande, ha 11 anni, un belllissimo visino (cuore de mammà), lunghi capelli biondi, gli occhiali rossi e l'iposomatismo.
Le ultime due cose, ahimè, sono un lascito della sua estrema prematurità. La bimbastra (così soprannominata per il suo carattere docile e malleabile) è nata nel 2002 alla 28 settimana di gravidanza. Pesava 665 grammi ed era lunga 32 cm.
Ora, alla sua veneranda età è ancora molto piccola e rispetto alle sue compagne spicca parecchio.
E' sempre stata seguita in auxologia ma, per pochissimo, non è mai entrata nei protocolli di somministrazione dell'Ormone della crescita.
La scorsa estate però ci pareva che la situazione stesse precipitando:  l'auxologa infatti ha ipotizzato che Leli fosse abbastanza vicino allo sviluppo (che per le femmine è una vera e propria mannaia dal punto di vista delle potenzialità di accrescimento) per cui abbiamo inoltrato alla commissione etica la domanda per poter avere la gratuità della terapia. La nostra bimba infatti, non avendo alcuna problematica genetica trattabile con l'ormone, doveva avere il parere positivo di questa commissione.
A luglio la doccia fredda, ci era stato rifiutato l'ormone.
Per ottenere la gratuità l'altezza della bambina avrebbe dovuto essere sotto il terzo centile mentre, sia pure per pochissimo, ci rientrava.
Abbiamo quindi valutato di comprarlo noi, perché avevamo maturato la convinzione che fosse una buona opportunità per nostra figlia e non volevamo un giorno sentirci rimproverare per non avergliela offerta.
L'ormone della crescita però è un farmaco costosissimo, una fiala costa circa 300 euro e dura per una settimana e la prospettiva era acquistarlo per un anno.
Fortunatamente al momento siamo riusciti a reperirne parecchie scatole da una persona che ha sospeso il trattamento.
Abbiamo iniziato a febbraio e, al momento, i risultati sono assai incoraggianti: più 5 cm!

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